venerdì 30 marzo 2012

L'Incendio

03/03/2012 22:15
Tutto va a rilento, le alghe non crescono velocemente e siamo costretti a posticipare la produzione. La cosa positiva è che ho tutto il tempo per organizzare il lavoro: chiarire ogni particolare ed insegnare il più possibile a Mr. Wise e Bakary. Vorrei che prima o poi riuscissero a far tutto da soli nel loro settore e ogni giorno provo a lasciare in mano loro una parte del lavoro. Non sono per niente stupidi, devono solo imparare a responsabilizzarsi e prendersi un po di responsabilità. Mi dispiace che fin ora siano stati trattati come degli scemi e che ogni giorno qualcuno abbia solo dato loro ordini. Tra un mese Thierry va via ed probabilmente io dovrò occuparmi di tutti i settori,sarà allora che dovrò fidarmi di Bakary e Wise al 100%, in modo da poterli lasciare totalmente soli. Bakary ormai calcola da solo la quantità di mangime, integratori e vitamine varie. Wise invece è uno scansafatiche e spero che migliori col tempo.
Oggi un incendio è arrivato fino al confine dell’azienda e da sta mattina i ragazzi cercano di tenerlo a bada, l’idea era di ripulire il perimetro ed evitare che superi il muro di cinta. Purtroppo nonostante gli sforzi il vento ha trasportato alcuni lapilli incandescenti che hanno subito appiccato il fuoco al di la del muro. Certo la siccità e il caldo non aiutano ed è pieno di foglie secche per terra. È tristissimo vedere questa foresta che brucia, è uno dei pochi posti dove non è stata sfruttata al massimo ed è ancora simile all’origine.



Quasi ogni mattina vedo le scimmie dietro casa, sono timide, e non so come facciano, ma riescono a capire quando le osservi da dietro la finestra e scappano tutte via. Mi chiedo che fine faranno gli animali quando sarà tutto bruciato, è già dura per la siccità,ma ora non rimarrà proprio nulla.


05/05/2012 11:00
L’incendio che due giorni fa era riuscito ad oltrepassare il muro di cinta ad Est è tornato da Nord la notte scorsa. Sta mattina ho fatto appena in tempo a scattare qualche foto nella foresta prima dell’arrivo del fuoco. Sono seduto sulla spiaggia a respirare aria pulita,non so come abbiano fatto i ragazzi a sopportare tutto quel fumo. A me bruciano gli occhi e tossisco di continuo, loro non si fermano mai. Intorno alla casa non è rimasto altro che palme con il tronco annerito dalle fiamme, come sempre l’uomo riesce a cambiare in peggio la natura.

Qualche centinaio di metri a nord dell’azienda c’è una cava di sabbia, lunga mezzo chilometro e larga cento metri. La voragine è profonda un 6 o 7 metri ed è stata interamente scavata a mano, con le pale, in soli 2 mesi. Ogni giorno si vedono decine di camion stracarichi di sabbia che percorrono le strade in tutte le direzioni. Ma che cavolo devono farci con tutta sta sabbia?
Ho anche provato a sperimentare un nuovo protocollo per le alghe, utilizzando il metodo di Thierry e riducendo la salinità, sto cercando di velocizzare il processo. Dopo un giorno sembrava tutto ok, ma poi sta mattina Thierry mi ha confessato di aver raddoppiato l’illuminazione e quasi tutte le alghe del mio esperimento si sono “cotte”.
C’è un toro che si è appena coricato vicino a me sulla spiaggia, è così mansueto, guarda il mare e rumina. Chi sa cosa pensa? Forse si sente in colpa per aver mangiucchiato i germogli di Papaya del vicino: sta mattina all’alba, Alhagie (il vicino, nonché dipendente dell’azienda e responsabile delle alghe) urlava come un matto rincorrendo il toro, è stata una scena esilarante. Povero toro, dopo l’incendio non è rimasto molto da mangiare in giro, che deve fare? Morire di fame? Ieri Alhagie ha trovato un retino che è perfetto per l’artemia,ma aveva qualche piccolo buco da riparare, così mi sono fatto accompagnare al villaggio da Kebbha alla ricerca di un sarto. Il sarto è un suo amico, si chiama Ossman, dice che se voglio posso farmi cucire un vestito africano su misura. Devo solo scegliere il tessuto e il modello. Quasi quasi..
Mentre aspettavo che il retino fosse pronto, delle bimbe con le treccine hnno deciso che la mia (non proprio mia, diciamo in prestito) Land Rover doveva essere “scalata” e poi distrutta a forza di giocare con i fari e gli specchietti. Ovviamente le ho lasciate fare finchè i loro istinti di distruzione si sono fatti seri. Per farle smettere è bastato fare le smorfie e loro si sono concentrate su di me. L’uomo bianco si chiama Tubab e le bimbe non fanno altro che ripetere la frase “hello, tubab!”. Non so perché ma se rispondi semplicemente “hello!” scoppiano a ridere. Ho anche comprato una cassa di soft drinks (cocacola, sprite e fanta), i ragazzi apprezzeranno qualche bottiglia di coca ghiacciata dopo tutto il lavoro nell’incendio.
In gambia si paga anche la bottiglia di vetro, quindi se porti una cassa piena di bottiglie vuote te la riempiono con nuove bottiglie piene e paghi solo il contenuto.
Il toro si muove e degli uccelli gli girano intorno e becchettano i parassiti, lui non fa una piega. Che vita! Vorrei che gli uccellini venissero a farmi i grattini..
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