martedì 24 aprile 2012

L'altalena

14/04/2012 22:00
Sanyang, The Gambia

A volte ci sono periodi neri, quelli in cui tutto va storto e quasi arrivi a toccare il fondo, ma poi, non so come, arriva la spinta e l’altalena torna a salire. Che bella sensazione mentre si esce dal momento di crisi e si sale su, il terreno si allontana e ti sembra di volare. Ecco sta mattina abbiamo toccato il fondo alla West Africa Aquaculture: mi sono svegliato presto, era ancora buio, ma sono 3 giorni che la mia vasca va male e non capivo il perché. Ho pensato di aver commesso degli errori e volevo lavorare sodo per comprenderli e risolverli. Come ho già detto era buio e una volta entrato nella stanza con le vasche ho acceso la luce, ho preso un campione d’acqua e mi sono accorto che le larve continuavano a morire. Ho spento la luce, ma prima di uscire il mio istinto mi ha detto di tornare a dare un occhiata al buio. La mia vasca era bellissima, brillava di luce propria! Una bioluminescenza così non l’avevo mai vista, anzi, a dire il vero l’avevo vista,ma non dal vivo, bensì nel manuale della FAO che mostra una vasca affetta da Vibrio harveyi. Questa specie di Vibrio è un batterio luminoso che causa grossa mortalità negli allevamenti di tutto il mondo. Ho svegliato Martainn, che è venuto in pigiama e quasi gli veniva un colpo. Oltre alla mia vasca, in cui la luminescenza era molto alta, tutte la vasche dell’allevamento sono contaminate. Alcune di più, altre meno, ma in tutte è visibile la luminescenza. E se penso che fino a qualche giorno fa Martainn aveva chiamato la madre per farla venire a vedere la mia vasca, perché diceva che le larve erano in perfetta salute, mentre oggi Martainn ha deciso di sopprimerle. Si esatto, sopprimerle, poveri i miei piccoli! Adesso stiamo cercando di rimediare i danni nelle altre vasche. Stiamo cambiando più acqua possibile e Martainn ha deciso di farsi aiutare dai ragazzi per rimuovere manualmente tutti i puntini luminosi. Sono centinaia di larve da rimuovere, ci metteranno ore.
Come ho detto all'inizio, quando arrivi al fondo e sei giù come non mai, arriva la spinta e ti sembra di volare di nuovo.. Tornavo in macchina dal villaggio, dove ero andato a comprare il riso insieme a Saine. Appena arrivato ho incontrato i ragazzi, i quali erano felicissimi di raccontarmi che avevano giocato a calcio sulla spiaggia il giorno prima e che se volevo potevamo organizzare di nuovo. Secondo voi cosa ho risposto? Alle 17, mentre lavoravamo con i riproduttori, ho visto Alhagie che andava in giro con un secchio e nascondeva qualcosa dentro. Quando ho scoperto che l’oggetto del mistero era un vecchio pallone scassato e ho capito che lo stava nascondendo alla vista di Martainn, sono scoppiato a ridere come uno scemo. Dopo un paio d’ore, e dopo aver controllato che tutti avessero completato il proprio lavoro, sono andato in spiaggia. Erano tutti li a giocare, la bassa marea aveva formato un campo perfetto per giocare a calcio. Per le porte hanno usato dei pezzetti di legno, e abbiamo giocato nel campo piccolo, 3 contro 3. Mi sono divertito da morire! Non giocano solo per far gol, si divertono a passarsi la palla, vanno a contrasto e festeggiano come matti quando riescono a combinare un bella azione. Se poi l’azione si conclude anche con un gol è il delirio: capriole, balli, canti. Sono riuscito a segnare due gol e loro erano felicissimi per me.
La persona che mi ha regalato l’agendina in cui sto scrivendo mi aveva detto che: “non si possono imparare tutte le lingue del mondo, ma si possono avere amici ovunque nel mondo”. Ed è proprio così, ormai i ragazzi mi chiamano tutti semplicemente Nico, come i miei migliori amici. Parliamo di tutto, di divertimenti, di ragazze e di lavoro. Ma comunque, qualcosa nella loro lingua sto cercando di impararla: A baraka na freno! (grazie amici miei!)

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